
Usobio, innovazione e incentivi al servizio dell’ambiente
Anche le aziende che producono e utilizzano materiali ecologici, come la bioplastica, possono usufruire di incentivi e contributi pubblici. Usobio ne รจ un chiaro esempio, con i suoi prodotti innovativi ed in continua evoluzione.
Il plasticfree รจ sempre piรน all’ordine del giorno e passa anche dalla ricerca e sviluppo di nuovi materiali completamente biodegradabili, oltre che dall’utilizzo degli incentivi per l’ambiente. Ci racconta di piรน Federico Pedinelli, uno dei soci di Usobio, azienda che realizza prodotti bio e compostabili.
Le bioplastiche nascono da risorse rinnovabili di origine agricola, diminuiscono le emissioni di gas ad effetto serra, riducono il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e completano un circolo virtuoso: le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o compostaggio, senza rilascio di sostanze inquinanti.
Usobio nasce come marchio commerciale nel 2011, ed oggi รจ registrato come marchio europeo. Lโazienda che produce sotto questo marchio รจ perรฒ nata nel 2006 a seguito di un fortuito incontro tra i soci fondatori ed un laboratorio universitario dove si studiavano i materiali bioplastici, allora del tutto innovativi.
Com’รจ nata l’esigenza di realizzare posate in materiale bioplastico?
Lโidea รจ nata dalla crescente necessitร di ridurre i rifiuti di plastica nel mondo. Ed รจ cosรฌ che i nostri prodotti sostituiscono la plastica in tanti ambiti. Per l’esattezza noi siamo convertitori di materiale bioplastico, che utilizziamo per la produzione di posate. Il materiale che utilizziamo รจ il MaterBi, 100% italiano, che viene prodotto a partire di amidi vegetali, con cui realizziamo anche le nostre posate, scelte addirittura da EXPO 2015.
Quali sono le certificazioni necessarie per operare nel vostro settore?
Le certificazioni sono parecchie, diciamo che โ date per scontate quelle relative al contatto con alimenti โ la certificazione piรน qualificativa รจ la compostabilitร secondo la norma EN13432. Questa certificazione stabilisce che il prodotto puรฒ essere smaltito nel rifiuto organico (nel bidone marrone per intenderci).
Si parla sempre piรน spesso di riduzione della plastica monouso: molte localitร turistiche (e non solo) stanno emanando divieti e lโUE sembra intenzionata a bandirla nei prossimi anni. Quali saranno, secondo voi, gli sviluppi futuri del settore?
La tendenza sarร quella di sostituire la plastica con materiali alternativi. Ce ne sono parecchi: in primo luogo la bioplastica, ma anche la carta, il cotone ed infine il legno. Chiaramente ogni materiale ha delle caratteristiche diverse e non tutti i materiali potranno essere intercambiabili.
ย I prodotti realizzati con le bioplastiche, alla fine del loro ciclo di utilizzo, ritornano alla natura senza arrecare alcun danno allโambiente.
Qual รจ lo stato del settore delle bioplastiche in Italia?
LโItalia รจ un paese leader nelle bioplastiche. Questa eccellenza italiana non รจ ancora pienamente compresa nel resto dโEuropa, dove molti Paesi – anche importanti – sono piuttosto arretrati in tutta la filiera: dalla produzione di articoli in materiali alternativi alla plastica fino alla raccolta differenziata.
Quanto sono importanti la ricerca e sviluppo e gli incentivi per l’ambiente nel vostro lavoro?ย
La ricerca e sviluppo รจ fondamentale per tutte le aziende, specie per le PMI. Altrettanto fondamentale รจ la consulenza di societร specializzate nel reperire le migliori opportunitร di finanza agevolata, come Gruppo Del Barba Consulting. Senza questo supporto, che spesso risulta essere l’unico strumento per accedere a bandi e contributi pubblici, molte imprese non avrebbero alcuna possibilitร di crescere adeguatamente modo autonomo, soprattutto nel nostro settore.
Cosa consigliereste ad un imprenditore che vuole investire nella crescita della propria azienda?
Il mio modestissimo avviso รจ che unโazienda italiana dovrebbe sempre investire in tecnologia per mantenere il centro delle operazioni qui e colmare il gap con altri Paesi con i quali non ci confrontiamo ad armi pari: per il costo del lavoro, per la tassazione o per i costi industriali in generale.
Per concludere, quali sono i vostri suggerimenti per salvaguardare lโambiente?
Ai consumatori dico di leggere sempre lโetichetta dei prodotti che acquistano. La corretta etichettatura รจ un’antica battaglia dei produttori italiani per salvaguardare la qualitร e lโorigine di tutti i prodotti. Dalla lettura dellโetichetta si possono trarre molte informazioni (come lโorigine di un prodotto) che determinano le scelte del consumatore, in grado di influenzare il mercato: per esempio, privilegiare un prodotto italiano aiuta a ridurre la carbon footprint causata dai trasporti.
Per saperne di piรน su Usobio: www.usobio.it
Per saperne di piรน sugli incentivi per l’ambiente, leggi anche la news sulle misure introdotte dal Decreto Crescita.
Incentivi a sostegno dell’ambiente: le misure introdotte dal Decreto Crescita
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