Fondo Rotativo Imprese Turistiche: incentivi per la riqualificazione energetica, antisismica e per la digitalizzazione

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Fondo Rotativo Imprese Turistiche: incentivi per la riqualificazione energetica, antisismica e per la digitalizzazione

Il Ministero del Turismo ha pubblicato l’Avviso pubblico n. 10135/22 del 5 agosto 2022 che dispone le modalità di attuazione del “Fondo Rotativo Imprese Turistiche“, M1C3 del PNRR , sub-investimento 4.2.5 (Art. 3 DL 152/2021).

L’obiettivo della misura è quello di finanziare le strutture ricettive impegnate nella riqualificazione energetica, antisismica e nella digitalizzazione.

Per la misura saranno stanziati 780 mln di euro per gli anni dal 2022 al 2025 a valere sul FRI (Fondo rotativo per il sostegno e lo sviluppo delle imprese), di tali risorse 180 milioni di euro, nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025.

Beneficiari del Fondo Rotativo Imprese Turistiche

I soggetti beneficiari sono le imprese alberghiere, le strutture che svolgono attività agrituristica, le strutture ricettive all’aria aperta, nonché le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, ivi compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi tematici.

In virtù di un contratto, i beneficiari devono gestire un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi; oppure, essere proprietari degli immobili oggetto di intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico.

Le categorie Ateco ammesse alla misura:

  • Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione
  • Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento
  • Altre attività di servizi

Alla data di presentazione della domanda, le imprese devono essere:

  • regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
  • inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria ovvero di fallimento
  • avere una stabile organizzazione d’impresa nel territorio nazionale;
  • essere in regime di contabilità ordinaria
  • trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente
  • essere in regola con gli obblighi contributivi.

Inoltre, le imprese beneficiarie devono avere ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte di una Banca finanziatrice e disporre di una Delibera di finanziamento adottata dalla medesima Banca.

Non sono ammesse alle agevolazioni le imprese controllate da soci controllanti imprese che abbiano cessato, nei dodici mesi precedenti la data di presentazione della domanda, un’attività analoga a quella cui si riferisce la domanda di incentivo.

Tipologie di attività ammesse

La misura finanzia Programmi di investimento riguardanti i seguenti interventi:

  • riqualificazione energetica delle strutture (compresa la sostituzione integrale o parziale dei sistemi di condizionamento in efficienza energetica dell’aria);
  • riqualificazione antisismica;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia o installazione di manufatti leggeri (incluse le unità abitative mobili e loro pertinenze collocate anche in via continuativa in strutture ricettive all’aperto per la sosta e il soggiorno dei turisti – funzionali alla realizzazione degli interventi di cui i primi due precedenti punti);
  • realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;
  • digitalizzazione;
  • acquisto/rinnovo di arredi.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i Programmi di investimento devono:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più delle proprie unità locali in Italia;
  • prevedere spese ammissibili comprese tra 500.000 euro e 10 milioni di euro;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e conclusi entro il 31 dicembre 2025;
  • non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH);
  • essere idonei a realizzare il miglioramento della qualità dell’offerta ricettiva.

Spese sostenute dal Fondo Rotativo Imprese Turistiche

Sono ammissibili le spese relative ai seguenti beni e servizi:

  • servizi di progettazione relati alle successive voci di spesa (nella misura massima del 2%);
  • suolo aziendale e sue sistemazioni (nella misura massima del 5%);
  • fabbricati, opere murarie e assimilate (nella misura massima del 50%);
  • macchinari, impianti e attrezzature, nuovi di fabbrica;
  • spese per la digitalizzazione, esclusi i costi relativi alla intermediazione commerciale (nella misura massima del 5%).

Le spese devono essere pagate esclusivamente tramite un conto corrente bancario dedicato alla realizzazione del Programma di investimento.

In relazione al Programma di investimento è possibile presentare una sola domanda di accesso alle agevolazioni.

Agevolazione e scadenze del FRI Turismo

L’agevolazione prevista dal Fondo Rotativo Imprese Turistiche è composta sia da un contributo a fondo perduto che da un finanziamento agevolato (la sommatoria di entrambi gli incentivi non devono superare il 100% delle spese ammissibili).

Le risorse disponibili ammontano a 180 milioni di euro nel limite di spesa complessivo di 40 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024 e 2025, provenienti da risorse PNRR previste nell’ambito della Missione “Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”, Componente 3 “Turismo e Cultura 4.0” (M1C3-25, Intervento 4.2.5). Per la concessione degli incentivi nella forma del Finanziamento agevolato sono rese disponibili le risorse a valere sul FRI pari a 600 milioni di euro.

Una quota pari al 50% delle risorse è riservata agli interventi volti al supporto degli investimenti di riqualificazione energetica e una quota pari al 40% delle risorse è riservata a interventi realizzati nelle Regioni del Mezzogiorno.

Contributo a fondo perduto

Il contributo a fondo perduto è concesso in base alla dimensione di impresa e alla localizzazione dell’area oggetto d’intervento:

Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna:

  • micro impresa: 30%,
  • piccola impresa: 23%,
  • media impresa: 18%,
  • grande impresa: 10%.

Aree ammesse alla deroga di cui all’art. 107, paragrafo 3, lettera c):

  • micro impresa: 25%,
  • piccola impresa: 20%,
  • media impresa: 15%,
  • grande impresa: 5%.

Restanti aree del territorio nazionale:

  • micro e piccola impresa: 15%,
  • media impresa: 5%.

Per la quota parte degli investimenti relativi a interventi a supporto dell’innovazione digitale promossi da imprese di micro e piccola dimensione nelle Regioni Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia e Sardegna è riconosciuto un incremento del 5% del contributo a fondo perduto.

Finanziamento agevolato

A copertura della quota di investimenti non assistita dal contributo a fondo perduto è prevista la concessione di finanziamenti agevolati, al tasso d’interesse del 0,50% annuo, della durata massima di 15 anni, comprensiva di un periodo di preammortamento di massimo 36 mesi. Il finanziamento agevolato deve essere associato a un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata erogato dalla Banca finanziatrice.

L’agevolazione derivante dal finanziamento agevolato è pari alla differenza tra gli interessi calcolati al tasso di riferimento e quelli da corrispondere al tasso agevolato.

La domanda deve essere compilata in formato elettronico utilizzando la procedura e la modulistica che sarà messa a disposizione sul sito di Invitalia a partire dal 30 gennaio 2023.
Domande dalle ore 12.00 del 1 marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023.

 

 

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