CCIAA Bergamo: Bando Voucher Transizione Ecologica 2022

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CCIAA Bergamo: Bando Voucher Transizione Ecologica 2022

Con il “Bando Voucher Transizione Ecologica – Anno 2022“, la CCIAA Bergamo in collaborazione e con il supporto di Bergamo Sviluppo, intendono favorire la transizione ecologica delle piccole e medie imprese locali verso un modello di economia sostenibile.

Per la misura sono stati stanziati 90.000 euro suddivisi in due misure differenti in base alle tipologie di intervento:

  • 45.000 euro per la Misura 1, destinata a sostenere la realizzazione di studi di fattibilità per la promozione, il supporto e lo sviluppo delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) mediante progetti aggregativi;
  • 45.000 euro per la Misura 2, destinata a sostenere la realizzazione di studi di fattibilità per progetti di transizione ecologica che permettano di aumentare la consapevolezza sulle proprie modalità di consumo (es.: diagnosi energetiche), di valutare il riutilizzo dei materiali (es: Life Cycle Assessment) o l’ottimizzazione dei cicli produttivi (es.: riduzione scarti o utilizzo efficiente delle risorse), in modo da poter individuare aree di miglioramento o di risparmio.

Beneficiari del Voucher Transizione Ecologica 

Il bando finanzia micro, piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentano i seguenti requisiti:

  • hanno sede legale e/o una sede operativa nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Bergamo;
  • sono attive e iscritte al Registro delle Imprese e in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • sono in regola con il DURC;
  • non hanno in corso forniture con la CCIAA di Bergamo.

Progetti ammessi al Bando Voucher Transizione Ecologica

La misura finanzia gli interventi volti a favorire la transizione digitale delle imprese verso un modello di sviluppo sostenibile da un punto di vista economico e ambientale, mediante l’applicazione di una delle seguenti misure:

Misura 1 “Promozione e sviluppo delle CER – Comunità Energetiche Rinnovabili”

Progetti condivisi da più imprese (da un minimo di 3 ad un massimo 20) finalizzati alla promozione e allo sviluppo di una CER mediante la realizzazione di studi di fattibilità.

Prendono parte al progetto:

  • soggetto proponente: soggetto che definisce gli obiettivi del progetto e promuove la partecipazione delle imprese. Sono tali: DIH-Digital Innovation Hub ed EDI-Ecosistema Digitale per l’Innovazione, di cui al Piano Nazionale Industria 4.0; Competence Center, centri di ricerca e trasferimento tecnologico, parchi scientifici e tecnologici, centri per l’innovazione, Tecnopoli, cluster tecnologici ed altre strutture per il trasferimento tecnologico, accreditati o riconosciuti da normative o atti amministrativi regionali o nazionali; incubatori certificati e regionali accreditati; FABLAB; Start-up innovative e PMI innovative; fornitori iscritti all’ “Elenco pubblico di Fornitori di servizi e tecnologie I4.0”, disponibile sul portale www.digitalexperiencenter.it/elenco-fornitori; Innovation Manager iscritti nell’Elenco dei Manager tenuto da Unioncamere; grandi imprese; ulteriori soggetti proponenti a condizione che essi abbiano realizzato nell’ultimo triennio almeno tre progetti per servizi di consulenza alle imprese, per cui si candida come soggetto proponente e a beneficio di clienti diversi;
  • fornitore: organizzazione che coordina le attività di sviluppo del progetto, sotto il profilo tecnologico e di relazione con le imprese partecipanti. Il fornitore indica il capo-progetto.
  • capo-progetto: persona fisica indicata dal fornitore, che svolge il ruolo di Project Manager;
  • impresa partecipante: l’impresa, destinataria del voucher, che aderisce al progetto e si impegna a sviluppare le attività di propria competenza.

Misura 2 “Studi di fattibilità e progetti di transizione ecologica”

Il voucher per la transizione ecologica della CCIAA di Bergamo finanzia gli interventi presentati da singole imprese finalizzate alla realizzazione di uno studio di fattibilità attinente a uno o più dei seguenti ambiti di intervento:

  • economia circolare (es: utilizzo di sottoprodotti in cicli produttivi, riduzione produzione di rifiuti, utilizzo efficiente delle risorse, ecc.);
  • verifica del ciclo di vita dei processi/prodotti, anche ai fini del loro riutilizzo o riciclabilità (es: Life Cycle Assessment – LCA);
  • diagnosi energetiche dei consumi e dei costi delle varie aree/processi, volta a determinare un percorso di efficientamento dei propri consumi.

Gli studi di fattibilità devono prevedere obbligatoriamente i seguenti aspetti:

  • analisi generale sullo stato dell’arte dell’impresa attraverso un processo di analisi dei dati;
  • valutazione qualitativa e quantitativa per le varie aree/processi aziendali;
  • report tecnico di dettaglio con la sintesi dei fabbisogni emersi, analisi delle grandezze energetiche e/o ambientali rilevate, individuazione dei migliori interventi di efficientamento e risparmio, con l’indicazione di eventuali contributi/benefici fiscali ottenibili.

Sono ammissibili le spese, fatturate e quietanzate a partire dalla data di presentazione della domanda, per attività di consulenza per la realizzazione di studi di fattibilità.

La consulenza non deve ricomprendere l’assistenza per acquisizione certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.) ed il supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge e/o di consulenza/assistenza relativa a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico.

Non sono ammesse spese per:

  • realizzazione degli impianti indicati nello studio di fattibilità, nonché tutte le spese relative al supporto tecnico per la predisposizione della documentazione correlata alla costituzione delle CER (per la Misura 1);
  • interventi e investimenti di miglioramento che emergono dagli studi di fattibilità, nonché le diagnosi energetiche previste per quelle imprese che rientrano nella definizione di impresa energivora di cui al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21/12/2017 (per la Misura 2).

I fornitori non possono essere in rapporto di controllo/collegamento con l’impresa beneficiaria.

In cosa consiste l’incentivo per la transizione ecologica

Il Bando Voucher Transizione Ecologica offre un contributo a fondo perduto fino al:

  • 70% delle spese ammissibili per la Misura 1 e comunque fino ad un importo massimo di 600 € per ogni impresa partecipante al progetto;
  • 60% delle spese ammissibili per la Misura 2 e comunque nel limite massimo di 1.000  € per le micro imprese che realizzano un investimento minimo di 800 €; 2.500 € per le piccole e medie imprese che realizzano un investimento minimo di 2.000 €.

Scadenza del Bando CCIAA di Bergamo

Le domande di contributo possono essere trasmesse esclusivamente in modalità telematica, con firma digitale del Legale Rappresentante dell’impresa, a partire dalle ore 11.00 del 5 luglio 2022 e fino alle ore 17.00 del 15 settembre 2022, salvo chiusura anticipata del bando per esaurimento dei fondi per la sola Misura 2.

I progetti saranno selezionati mediante procedura valutativa:

  • a graduatoria per la Misura 1;
  • a sportello per la Misura 2.

Ciascuna impresa potrà presentare una sola richiesta di contributo, alternativa tra le Misure 1 e la Misura 2.

 

 

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