Bando a sostegno di investimenti innovativi e sostenibili

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Bando a sostegno di investimenti innovativi e sostenibili

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 10 febbraio 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che istituisce un regime d’aiuto per il sostegno di investimenti innovativi e sostenibili proposti da imprese presenti sul territorio nazionale, in particolare, volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale, la transizione verso il paradigma dell’economia circolare e la sostenibilità energetica.

Beneficiari e Regime di aiuto a sostegno di investimenti innovativi e sostenibili

L’incentivo finanzia micro, piccole e medie imprese (PMI) localizzate in Italia, attive ed iscritte nel Registro delle Imprese, in regime di contabilità ordinaria e che dispongono di almeno 2 bilanci approvati e depositati (in caso di imprese individuali e società di persone, aver presentato almeno 2 dichiarazioni dei redditi). Inoltre, le imprese beneficiarie non devono trovarsi in stato difficoltà al 31 dicembre 2019, essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente e che, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda, non hanno delocalizzato l’unità produttiva oggetto dell’investimento.

Il Bando a sostegno di investimenti innovativi e sostenibili offrirà un contributo in conto impianti, l’intensità varia in base alla dimensione dell’impresa e la zona in cui è localizzata. Per i programmi di investimento realizzati nelle Regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna è riconosciuta, in aggiunta a quanto previsto, una maggiorazione del contributo pari a 5 punti percentuali nel caso in cui il programma agevolato sia concluso entro 9 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni.

L’ammontare complessivo delle agevolazioni è rideterminato dal soggetto gestore a conclusione del programma di investimento, effettuati i controlli previsti e sulla base delle spese effettivamente sostenute.

Inoltre, l’impresa beneficiaria è tenuta a mantenere le immobilizzazioni agevolate, per almeno 3 anni dalla data di erogazione dell’ultima quota delle agevolazioni o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato,  nel territorio della regione in cui è ubicata l’unità produttiva agevolata.

Tipologie di interventi ammessi all’agevolazione

Il bando finanzia investimenti innovativi, sostenibili e ad elevato contenuto tecnologico, coerenti con il Piano Transizione 4.0, che sono in grado di aumentare il livello di efficienza e di flessibilità nello svolgimento dell’attività economica dell’impresa proponente, mediante l’utilizzo di tecnologie. È inoltre possibile realizzare programmi caratterizzati da un particolare contenuto di sostenibilità rivolti alla transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare ed il miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa, con il conseguimento di un risparmio energetico non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda, all’interno dell’unità produttiva oggetto di intervento, non inferiore al 10% rispetto ai consumi dell’anno precedente alla data di presentazione della domanda.

I programmi di investimento devono:

  • essere finalizzati allo svolgimento di attività manifatturiere, attività di servizi alle imprese;
  • prevedere l’utilizzo delle tecnologie abilitanti afferenti al Piano Transizione 4.0;
  • essere diretti all’ampliamento della capacità, alla diversificazione della produzione funzionale a ottenere prodotti mai fabbricati in precedenza o al cambiamento fondamentale del processo di produzione di un’unità produttiva esistente ovvero alla realizzazione di una nuova unità produttiva;
  • essere realizzati presso un’unità produttiva localizzata nel territorio nazionale e nella disponibilità dell’impresa alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatta eccezione per i programmi diretti alla realizzazione di una nuova unità produttiva, nonché per i programmi realizzati da imprese non residenti nel territorio italiano, per i quali l’impresa interessata deve dimostrare la predetta disponibilità alla data di presentazione della prima richiesta di erogazione delle agevolazioni, a pena di revoca delle agevolazioni;
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda;
  • essere conclusi entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni.

Spese ammesse al Bando per investimenti innovativi e sostenibili

Il bando per investimenti innovativi e sostenibili agevola le spese relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, quali:

  • macchinari, impianti e attrezzature;
  • opere murarie (max 40% delle spese totali);
  • programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei beni materiali;
  • acquisizione di certificazioni ambientali o di efficienza energetica EMAS, UNI EN ISO 14001, UNI CEI EN ISO 50001 e di certificazioni ambientali di prodotto, relative alla linea di produzione oggetto del programma di investimento, che rientrano nella categoria delle etichette ambientali di tipo I regolamentate dalla norma ISO 14024 o delle etichette di tipo III regolamentate dalla norma ISO 14025 (EPD).

Tutte le spese ammesse devono essere conformi al principio del DNSH e correlate a:

  • beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto di investimento;
  • immobilizzazioni, materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente e alle normali condizioni di mercato;
  • beni ammortizzabili e capitalizzati, che figurano nell’attivo dello stato patrimoniale del soggetto proponente e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno 3 anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni.

Inoltre, le spese devono:

  • essere sostenute ed effettivamente pagate dall’impresa beneficiaria;
  • essere pagate esclusivamente tramite bonifici bancari, SEPA Credit Transfer, ovvero RI.BA;
  • qualora riferite a mezzi mobili, riguardare unicamente quelli non targati strettamente necessari al ciclo di produzione e pertanto dimensionati in base all’effettiva capacità produttiva; tali mezzi mobili, inoltre, devono essere identificabili singolarmente e a servizio esclusivo dell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • nel caso di programmi di investimento diretti alla diversificazione della produzione, superare almeno del 200 % il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, come risultante nell’esercizio finanziario precedente l’avvio dell’investimento.

Per i progetti relativi al miglioramento della sostenibilità energetica dell’impresa sono ammesse anche le spese aventi ad oggetto i servizi di consulenza diretti alla definizione della diagnosi energetica relativa all’unità produttiva oggetto di misure di efficientamento energetico (max 3% dell’importo complessivo e a condizione che l’effettuazione della diagnosi non costituisca un adempimento obbligatorio per l’impresa).

Per gli interventi realizzati nelle regioni Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna, l’importo di spesa minima è pari a 500.000 €. Per interventi realizzati in altre regioni, l’importo di spesa minima è di 1.000.000 €. La soglia di spesa massima (a prescindere dalle regioni in cui si realizza l’investimento) è di 3.000.000 €.

Quando presentare domanda per accedere al bando

I progetti saranno valutati in base ad una procedura valutativa a sportello, ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione.

La domanda potrà essere pre-caricata a partire dalle ore 10.00 del 4 maggio ed inviata dal 18 maggio, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, fino ad esaurimento dei fondi.

 

 

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